Di Rilievo Nazionale ed Alta Specializzazione DEA di II livello
Direttore Generale: dott.ssa Maria Morgante

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Il “patto del tempo” dei camici bianchi

E’ stato firmato, presso la sala “Maria delle Grazie” del Rummo” il “Patto del tempo dei camici bianchi”. Si tratta di un progetto che si intende avviare nella città di Benevento, grazie alla collaborazione tra la chiesa diocesana, l’Azienda ospedaliera “Rummo”, l’Azienda sanitaria locale Bn1, l’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” dei Fatebenefratelli, e l’Ordine provinciale dei medici, per l’apertura di presìdi di vicinanza assistenziale e, in presenza di strutture minime sufficienti, per la creazione di un sistema solidale che ha come obiettivo finale la creazione di un vero e proprio “Piccolo ospedale della carità”.

L’intesa è stata sottoscritta dall’arcivescovo Andrea Mugione; da Nicola Boccalone, direttore generale del “Rummo”, da Michele Rossi, direttore generale dell’Asl Bn1, da fra Angelico Bellino, priore del “Fatebenefratelli” e dal presidente dell’Ordine dei medici, Vincenzo Luciani.

L’impegno della solidarietà – si legge nel documento che ha accompagnato la presentazione dell’iniziativa – non appartiene a categorie particolari ma si traduce in rete comune di servizi capace di contribuire a creare opportunità per molti. Un fronte che dovrebbe vedere la convergenza delle associazioni di volontariato, le società del terzo settore, le parrocchie, le istituzioni pubbliche, mentre cresce l’attesa delle fasce deboli e la crisi spinge indietro settori sempre più consistenti della società, nonostante le tante iniziative sociali già messe in campo, dagli aiuti concreti al sostegno economico, all’intervento del Banco alimentare e del market solidale, alla mensa, all’attività di consulenza e tutoraggio, all’assistenza domiciliare a quella sanitaria, al sostegno economico.

Serve un progetto condiviso per rispondere alla difficile fase che vive il Paese e che si manifesta nella carne viva delle comunità locali. Lo spirito di solidarietà e le azioni volte al bene comune si dovranno manifestare e testimoniare soprattutto sul fronte delle famiglie, crocevia di bisogni, di attese e di domande spesso inascoltate.

Uno dei temi più scottanti è l’assistenza sanitaria , settore in cui emergono dati allarmanti. C’è gente che rinuncia ormai a curarsi non potendo accedere a prestazioni specialistiche o a terapie costose. In questo contesto paga un conto socialmente rilevante il grande programma della prevenzione. Tra le priorità lasciate in secondo piano nell’agenda di una famiglia povera ci sono, infatti, quelle visite e quegli esami che invece risulterebbero decisivi per contribuire a prevenire molte patologie.

La situazione sociale ed economica sta dettando, dunque, i tempi di una involuzione delle buone prassi, faticosamente costruite negli anni. Rischia di sfaldarsi il tessuto solidale, vittima anch’esso della restrizione di contributi statali, regionali e istituzionali, ma regredisce anche la capacità delle persone di pianificare la cura del benessere fisico a causa di costi che, sia pure sulla carta non inaccessibili, risultano ormai lontani dalle possibilità economiche delle famiglie più povere ma anche di quelle la cui consistenza patrimoniale una volta riusciva a garantire sufficienti livelli di vita.

Intanto si avvicina lo spettro di una drastica riduzione di spesa per l’assistenza sanitaria. Non è un caso che, non in centri del Sud Italia ma nel ricco Nord Est, siano stati aperti centri sanitari di Emergency, non solo per assistere gli extracomunitari ma anche numerose fasce di cittadini italiani.

Il progetto avviato nella città di Benevento prevede  l’apertura di presìdi di vicinanza assistenziale e, in presenza di strutture minime sufficienti, la creazione di un sistema solidale che ha come obiettivo finale la creazione di un vero e proprio “Piccolo ospedale della carità”.

Per realizzare questo progetto di solidarietà concreta è stato ribadito l’impegno a istituire uno sportello della “Banca del Tempo dei Camici Bianchi” grazie al quale gli operatori sanitari proporranno la loro disponibilità portando volontariamente alla causa del bene comune e del sostegno ai poveri la loro specifica competenza.

Sarà inoltre costituito un “Tavolo Sanità” grazie al quale monitorare la situazione assistenziale nella città di Benevento e proporre interventi a favore delle persone maggiormente colpite dalla crisi economica.