L’Uoc di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera “Rummo”, affidata alla responsabilità del prof. Giuseppe Catapano (nella foto) é stata attivata nel settembre del 2002 ma solo nei primi mesi del 2003 sono stati ufficialmente aperti reparto e sale operatorie.
In ordine cronologico é dunque la più giovane Neurochirurgia della Regione Campania.
Dotata di 16 posti letto e di 2 camere operatorie, svolge la regolare attività supportata da una Uoc di Neuroanestesia e Neurorianimazione, dotata di 16 posti letto, e da una U.O.C. di Neuroradiologia distinta in una parte puramente diagnostica, con TC, RMN e ad angiografia, ed una parte interventistica per le procedure endovascolari.
Nei primi anni, se si esaminano i numeri relativi ai ricoveri ed agli interventi chirurgici effettuati, é possibile constatare un progressivo costante incremento. I dati relativi agli ultimi 5 anni di attività documentano una stabilità per quanto riguarda il numero dei ricoveri, ma un progressivo incremento degli indici che denotano la complessità dei casi trattati.
Se andiamo a valutare invece i dati riguardanti la provenienza dei pazienti ricoverati, si mette in evidenza la spiccata propensione attrattiva della Neurochirurgia del Rummo. Ad oggi, oltre il 60% dei pazienti proviene da altre province della Campania o da altre regioni.
Le motivazioni che hanno spinto e spingono sempre più alcuni pazienti che non risiedono nella provincia di Benevento a rivolgersi alla neurochirurgia del “Rummo” sono da ricercare fondamentalmente nella possibilità di effettuare qualsiasi tipologia di intervento per patologie craniche e spinali nonché nei tassi estremamente bassi di morbidità e mortalità peri-operatoria. Grazie alle sofisticate attrezzature di cui é dotata e del costante supporto di una Neurorianimazione dedicata questi due parametri (mortalitá e morbiditá), che consentono di misurare la qualità delle prestazioni effettuate, sono assolutamente in linea, se non addirittura superiori, ai dati dei principali centri di neurochirurgia nel mondo.
Tutto ciò ha prodotto un incremento delle richieste di ricovero con notevole allungamento delle liste di attesa. Nel nuovo piano aziendale si é quindi cercato di adeguare le capacità ricettive con incremento dei posti letto della neurochirurgia e della Neurorianimazione.
Una neurochirurgia con le caratteristiche quali/quantitative summenzionate deve altresì porsi l’obiettivo della formazione. I giovani neurochirurghi, per poter completare il percorso formativo teorico, prettamente universitario, necessitano di un costante training presso centri che effettuano un cospicuo numero di interventi distribuiti in modo omogeneo tra le varie patologie. I numeri riportati in precedenza rendono la Neurochirurgia del Rummo un centro di assoluta eccellenza nel campo specifico della formazione. Già inserita nella rete formativa regionale, da quest’anno entra a far parte della rete formativa dell’Università dell’Aquila. Tra qualche settimana sarà inoltre siglato un accordo con l’Università di Barcellona per consentire ai neurochirurghi del Rummo di frequentare periodicamente il laboratorio di anatomia per l’affinamento di approcci chirurgici consueti o per la messa a punto di nuovi approcci chirurgici, specialmente nel campo della chirurgia minimamente invasiva. Nell’ambito di questa rete di collaborazioni internazionali, nel prossimo anno é previsto un accordo con una prestigiosa neurochirurgia universitaria di Sidney.
Da questo mese abbiamo inoltre iniziato ad ospitare giovani neurochirurghi da tutto il mondo per stage di due/tre mesi presso la nostra struttura. Al momento frequenta il reparto un medico specialista in neurochirurgia proveniente dalla Georgia (ex URSS).
Il gran numero di tumori del sistema nervoso centrale trattati presso la neurochirurgia del Rummo ha inoltre spinto, l’attuale management dell’azienda, a programmare ed a realizzare l’allestimento di una biobanca, con lo scopo preciso di dare un contributo ai ricercatori che si occupano della ricerca nell’ambito delle neoplasie del sistema nervoso. Da circa un anno, sulla base di un accordo stipulato con l’Universitá di Salerno, abbiamo iniziato una sperimentazione in campo neurooncologico.
Il livello raggiunto dalla neurochirurgia del Rummo é confermato dalla costante presenza nei principali congressi scientifici nazionali ed internazionali, con presentazione di contributi scientifici originali. In particolare, negli ultimi tre anni è stata presente nei principali consessi scientifici mondiali, presentando la propria esperienza nel campo delle tecniche endoscopiche 3D, essendo Benevento tra i primi centri al mondo ad utilizzare tale metodica.
Nello scorso mese di ottobre e nel corrente mese di novembre le tecniche endoscopiche 3D sono state presentate dai neurochirurghi del Rummo al congresso della società americana di neurochirurgia, svoltosi a San Francisco, ed al congresso della società europea di neurochirurgia, svoltosi a Tel Aviv, al cospetto di neurochirurghi provenienti da tutto il mondo.
Tutto quanto sopra indicato ha permesso inoltre di ottenere importanti riconoscimenti ufficiali sui principali portali web specializzati nel campo sanitario. Alcuni di questi siti basano il proprio giudizio sui dati delle SDO, come ad esempio “Sportello Cancro”, curato per il Corriere della Sera dal Prof. Umberto Veronesi, oppure il più recente “doveecomemicuro” che, attribuisce alla neurochirurgia del Rummo, il “semaforo verde”, ad indicare che i dati della mortalità e morbidità peri-operatoria sono migliori dei dati medi di riferimento. Un altro portale web, qsalute, riporta invece i giudizi dei pazienti che sono stati trattati presso una specifica struttura ospedaliera. In questa speciale classifica la neurochirurgia del Rummo risulta addirittura al primo posto in una graduatoria su base nazionale.