Informazioni sull’Unità Operativa
I pazienti della Medicina di Urgenza provengono in grandissima parte dal Pronto Soccorso o dalla Rianimazione. In alcuni casi, il compito prevalente degli operatori è quello di prevenire l’aggravamento delle condizioni ed evitare così il ricorso alla terapia intensiva (ad esempio, ricorrendo alla ventilazione non invasiva con maschera); in altri casi si tratta di consentire il pieno ristabilimento, dopo un ricovero in terapia intensiva: si parla, allora, di trattamento sub-intensivo post- rianimatorio. Molto diverse possono essere le condizioni e le patologie che conducono al ricovero in Medicina di Urgenza: si va dagli avvelenamenti, ai sanguinamenti, alle insufficienze respiratorie, per fare solo qualche esempio. L’Unità Operativa di Medicina di Urgenza rappresenta dunque una sorta di “camera di compensazione” per il trattamento dei pazienti che non necessitano di un intervento chirurgico in emergenza.
Dall’inizio degli anni 2000 sono state razionalizzate le regole di accesso al Pronto Soccorso.
Gli infermieri attribuiscono ai pazienti un codice colore per stabilire la priorità di accesso alle cure, al fine di evitare le attese per i casi più urgenti: è questo il processo di “triage” (dal francese “trier”, selezionare), elaborato in origine nella sanità militare, per assicurare il più ampio beneficio di salute al maggior numero possibile di persone, nel tempo più breve possibile. Tale metodo consente di razionalizzare i tempi di attesa in funzione delle necessità dei pazienti, utilizzando quale criterio di scelta le condizioni cliniche degli stessi e non il criterio dell’ordine di arrivo. I codici di priorità attribuiti sono quattro, a seconda della gravità delle condizioni del paziente: codice rosso per le situazioni di emergenza che richiedono l’intervento immediato per grave pericolo di vita del paziente; codice giallo per le situazioni di urgenza in cui esiste il rischio di peggioramento delle condizioni tale da compromettere la vita del paziente; codice verde per il paziente poco critico che non presenta rischi evolutivi e che richiede prestazioni differibili nel tempo; codice bianco per i casi meno gravi, per i quali non esiste rischio di peggioramento e che
potrebbero essere trattati in ambulatorio, senza ricorrere al pronto soccorso. Per le prestazioni in codice bianco è previsto il pagamento di un ticket di euro 25,00. Le esenzioni dal pagamento del ticket per accesso al Pronto soccorso in codice bianco dono disciplinate dalla legge 296/06 art. 1 comma 796.
In caso di necessità viene disposto il ricovero d’urgenza direttamente nei reparti di degenza e, qualora ciò non sia possibile o siano necessarie cure eseguibili presso un’altra struttura sanitaria, può essere disposto il trasporto protetto, previo contatto con la struttura di destinazione.
In Pronto Soccorso sono garantiti, oltre agli interventi necessari per la rianimazione e la stabilizzazione del paziente critico, il primo inquadramento clinico e l’effettuazione dei primi accertamenti diagnostici, strumentali e di laboratorio.
Presso il P.O. S.Alfonso è attivo Pronto Soccorso. Il servizio ha la funzione di accogliere e stabilizzare il paziente critico con prime cure, esami diagnostici e trattamenti del caso inviandoli, se necessario presso le Unità Operative di degenza interne o presso il presidio “ G. Rummo”, in un raccordo sinergico tra i due presidi