«Le lusinghiere parole espresse dal consigliere comunale Giovanni Quarantiello in merito alla vicenda che ha coinvolto il genitore, operato presso l’Unità di chirurgia oncologica del “Rummo”, diretta dal prof. Cristiano Huscher, sono da conforto per le energie che l’azienda nel suo complesso da tempo profonde sui principi della meritocrazia.
E’ anche vero che se il nostro ospedale ha picchi di eccellenza è stato oggi possibile grazie al formidabile “lavoro di squadra” del quale ogni operatore, sia esso medico o infermieristico, si sente parte attiva».
E’ quanto si legge in una nota del direttore generale dell’azienda ospedaliera “G. Rummo” di Benevento, Nicola Boccalone.
«Un impegno costante verso l’offerta di buona sanità confortato dai dati in nostro possesso che riportano di un decremento dei famigerati “viaggi della speranza” e un sempre più significativo trend positivo di attrazione da altre province e, in molti casi, da altre regioni.
Questo avviene in molti settori delle diverse specialistiche che l’azienda ospedaliera “Rummo” riesce ormai ad offrire. Un livello di qualità raggiunto soprattutto grazie al perfetto coordinamento dei numerosi reparti, tutti tesi esclusivamente al bene comune. A quel senso di comunità del quale ogni operatore dell’Azienda sente ormai di far parte.
È in questo contesto credo si inserisca la lettera del consigliere comunale Quarantiello; una testimonianza che, a dire il vero, si accomuna a quelle che costantemente giungono presso la direzione del “Rummo” e che, com’è dimostrabile, sottolineano non soltanto l’eccellenza dal punto di vista strettamente medico, ma anche umano.
L’insieme di questi fattori ha consentito oggi – conclude Boccalone – di raggiungere risultati aziendali così importanti e riconoscibili che vedono il “Rummo” in forte ascesa sotto il profilo della qualità dell’offerta sanitaria sino al punto di vederla collocata (sui dati 2012) al secondo posto tra tutte le aziende sanitarie della Campania. Un risultato definibile eccellente che ha visto tradurre in performance sanitarie, pari al 90,8%, le risorse assegnate dal servizio sanitario regionale; risultato che, consolidato, merita (perchè possibile) di espandersi per le qualità umane e professionali che anima questa Azienda».